Wednesday, June 26, 2024

Prime Video: domani, 27 Giugno debutta la serie ispirata all'omonimo best-seller: My Lady Jane




Ispirata all’omonimo romanzo best-seller, la serie "My Lady Jane", una radicale rivisitazione della storia reale inglese, debutta con tutti gli otto episodi domani, giovedì 27 giugno, in esclusiva su Prime Video; in oltre 240 Paesi e territori nel mondo.

Il cast è guidato da Emily Bader, alla sua prima prova come attrice, nel ruolo della protagonista Jane Grey. Al suo fianco Edward Bluemel (Killing Eve) nel ruolo di Guildford Dudley, mentre Jordan Peters (Pirates) interpreta Re Edoardo. Dominic Cooper (Preacher) figura nel ruolo di Lord Seymour, Anna Chancellor (Pennyworth) in quello di Lady Frances Grey, madre di Jane e Rob Brydon (The Trip) è Lord Dudley, padre di Guildford. Jim Broadbent (Il ritratto del duca), invece, è il Duca di Leicester, zio di Jane. Henry Ashton (Creation Stories: l'uomo che scoprì gli Oasis) è Stan, fratello di Guildford, mentre Isabella Brownson (Napoleon) e Robyn Betteridge (La ruota del tempo) interpretano le sorelle di Jane. Kate O'Flynn (Landscapers - Un crimine quasi perfetto) e Abbie Hern (Enola Holmes 2) sono le sorelle del re, rispettivamente la principessa Mary e la principessa Bess. Nel cast anche Máiréad Tyers (Extraordinary), Joe Klocek (Chi è senza peccato - The Dry) e Michael Workeye (This is Going to Hurt).

La creatrice Gemma Burgess (autrice della trilogia Brooklyn Girls) e Meredith Glynn (The Boys) sono co-showrunner ed executive producer. Laurie MacDonald (Men In Black, Il gladiatore) e Sarah Bradshaw (La mummia e A Knight of the Seven Kingdoms: The Hedge Knight, di prossima uscita per HBO) sono executive producers delle serie. Jamie Babbit ha diretto cinque degli otto episodi e figura, inoltre, come executive producer e direttore di produzione.

Preparatevi alla tragica storia di Lady Jane Grey, giovane nobildonna della famiglia Tudor che fu regina d'Inghilterra per nove giorni, per essere poi decapitata nel 1553. Un racconto epico di amore vero e avventura ambientato in un universo alternativo in cui si mescolano azione, storia, fantasy, commedia, romanticismo e una storia d’amore bollente. Amanti dei romance in costume...Tenetevi forte!

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Monday, June 24, 2024

Pompeii Theatrum Mundi: Giovedì debutta in prima nazionale lo spettacolo “con attori e animali” DE RERUM NATURA [THERE IS NO PLANET B]


Al Teatro Grande del sito Archeologico di Pompei, nell'ambito della settima edizione della rassegna estiva del Teatro di Napoli, Pompeii Theatrum Mundi, giovedì 27, venerdì 28 e sabato 29 giugno ore 21.00, debutta in prima nazionale lo spettacolo “con attori e animali” DE RERUM NATURA [THERE IS NO PLANET B], liberamente ispirato al De Rerum Natura di Tito Lucrezio Caro.


Ideazione, adattamento e regia Davide Iodice.
drammaturgia Fabio Pisano.
Prodotto da Teatro Nazionale - Teatro di Napoli.

Il regista Davide Iodice e il giovane drammaturgo Fabio Pisano tornano a collaborare insieme dopo il successo di Hospes- Itis nella scorsa Stagione.


«Quello del De Rerum è un tema coltivato già dai tempi dell’Accademia.» - scrive nelle note il regista Davide Iodice - che pertanto sceglie di approfondire il tema della Natura mostrando la sua rivincita contrapposta al terrore di vuoto e di apocalisse che ci ha attanagliato in questi anni pandemici.

Impossibile non tracciare, all'interno di questo lavoro teatrale la vicenda di Greta Tumberg, riferimento anche nel lavoro sulla drammaturgia a cura di Fabio Pisano. Spiega infatti il regista: «La vicenda di Greta, la sua emblematicità, non poteva non intersecare la mia storia personale e la mia progettualità pedagogica che da anni privilegia la disabilità intellettiva indagandone le possibilità. L’immagine portante consegnata a Fabio Pisano per il suo ordito di parole è stata dunque quella del celebre discorso pronunciato all’Onu da Greta Thunberg sull’emergenza climatica.»

Alla figura di Greta Thunberg, svela il regista si affiancano poi gli altri protagonisti dell'opera: «A Greta hanno fatto seguito altre figure nelle cui vicende ho sentito riverberare i temi e le invettive del poeta latino: la giovane attivista italiana che con la sua sincera naivtè e il suo sincero terrore del futuro manda in lacrime i discorsi di un ministro dello Stato; Julia ‘butterfly’ Hill e la sua resistenza anticapitalistica al cinismo distruttivo delle majors, sospesa tra i rami di una sequoia; le anziane e accudenti donne dell’isola di Lesbo e la loro pietas per dei figli di altre madri, di altri paesi; i minatori d’oro africani e i braccianti delle nostre terre infette che ‘sudano sangue’ sfruttati dagli speculatori e muoiono insieme a quelle terre.

Sin da subito in questo materiale così eterogeneo, ha fatto capolino un ‘daemon’, uno spirito guida, il correlativo simbolico di questo sentimento di perdita credo, di natura ferita e in dissolvimento, ha fatto capolino un orso polare, uno di quegli orsi polari che alla fine di questo secolo secondo le stime non esisteranno più.»

Nelle note al testo, l'autore, Fabio Pisano spiega l'elemento dal quale ha sviluppato l'intera drammaturgia dell'opera, il perché dell'uso del dialogo e quale è il collante dei sei episodi caratterizzanti la trama drammaturgica. In ultimo, l'autore ci tiene a sottolineare l'operazione di adattamento fatta dal regista, in virtù della messa in scena.

«De Rerum Natura – There is no planet B è un testo che racconta in sei episodi il rapporto tra uomo e natura nel nostro contemporaneo; il titolo è ispirato all' opera didascalica in versi del poeta latino Lucrezio; opera che ha rappresentato il punto di partenza intorno cui sviluppare la drammaturgia; sei “libri”, un prologo, un interludio e un epilogo, in cui prevale la forma dialogica, perché è proprio attraverso il dialogo, attraverso la forza rivelatrice del dialogo che ho provato a restituire il Teatro in tutta la sua potenza, in tutta la sua affascinante capacità di turbamento. A raccordare tra loro gli episodi, è la voce della Natura, che, mediante l' uso dei versi originali dell' opera di Lucrezio, si rivela quale forza primordiale e motrice di tutte le cose. La drammaturgia è stata poi adattata dal regista, Davide Iodice, che ha composto una partitura per la messa in scena, rielaborando alcune parti del testo e eliminandone altre».

Teatro Grande Parco Archeologico di Pompei
27 | 28 | 29 giugno ore 21.00
DE RERUM NATURA
[There is no planet B]
liberamente ispirato al De Rerum Natura di Tito Lucrezio Caro
ideazione, adattamento e regia Davide Iodice
drammaturgia Fabio Pisano

con (in ordine di apparizione)
Aida Talliente (La Natura/Prima Donna di Lesbo/Mamma Orsa), Ilaria Scarano
(Seconda donna di Lesbo/Emilia), Carolina Cametti (Terza donna di Lesbo/La
donna sull’albero), MariaTeresa Battista (Venere), Greta Esposito (Ragazza),
Sergio Del Prete (Ministro/Pacific Lumber), Wael Habib (Bracciante/altre figure),
Giovanni Trono (Padrone/altre figure), Marco Palumbo (Striato, altre figure),
Emilio Vacca (Protele, altre figure)

e con la partecipazione straordinaria di ORCHESTRÌA:
Marco Fuccio, Giancarla Oliva, Chiara Alina Di Sarno, Giuseppina Oliva,
Tommaso Renzuto Iodice, Simone Rijavec, Laura Errico, Alessandro La
Rocca, Paola Gargiulo, Antonella Esposito, Massimo Renzetti, Guglielmo
Gargarella, Dmitry Medici, Nicolas Sacrez, Lucrezia Pirani, Melina
Russo, Giulio Sica, Francesco Cicatiello, Alina Shost, Giulia
Caporrino, Daniele Rensi, Ilaria Giorgi, Giulia Albero, Giorgio Albero

[il progetto speciale di musica inclusiva dell’associazione FORGAT ODV all’interno
della Scuola Elementare del Teatro – Conservatorio Popolare per le arti della
scena, a cura di Francesco Paolo Manna, Antonio Frajoli, Eleonora Ricciardi]

scene maschere e pupazzi Tiziano Fario
costumi Daniela Salernitano
luci Loic Francois Hamelin
musiche originali Lino Cannavacciuolo
assistente alla regia Carlotta Campobasso
una produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale

Lo spettacolo è dedicato alla memoria della dott.ssa Annamaria Ciarallo, botanica.
Durata 1h e 40’ circa
Info: www. teatrodinapoli.it

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Thursday, June 20, 2024

Interview with Jonathan Sidgwick about the Solo Show “A Hunger Artist” - June 23rd, 25th, 26th, 27h at The Etcetera Theatre in North London

 

 

1) Hi Jon, please tell us more, where are you from? And how did you get passionate about acting?

I’m originally from North Yorkshire, England and grew up there before leaving home to study French & German at Keele University in the Midlands. After Uni I was lucky enough to go backpacking around the world for 2 years, and then spend 4 years in Tokyo teaching English.

I was excited about acting from a young age and, then forgot about it until age 24 when I started studying Meisner Technique, a branch of The Method, in Japan. Once I came back to the UK, I studied for a year at The London Academy of Music and Dramatic Art (LAMDA).

Like most people, I guess, I got interested from watching great TV and movies with fantastic actors like Gary Oldman, Daniel Day-Lewis, Robert De Niro, Al Pacino, Willem Dafoe and others. Then, when you start looking for work you realise that Stage acting is just as exciting and a great place to learn and practice your craft and you start paying attention to other actors like Steven Berkoff, Ian McKellen, Mark Rylance etc

2) Where did you graduate from? And what was your life and career like soon after that?

I took the Post Graduate Course at The London Academy of Music and Dramatic Art (LAMDA) leaving in 2000. I didn’t get an agent from the final Showcase but 15 of us put on another Showcase by ourselves and I got picked up since then. I tried to do as much fringe theatre work and student films as I could while doing promotional work to make a living. After 6 months I got an 8-week tour around Oxfordshire playing the character of Heathcliff in Wuthering Heights, a great role for a Yorkshireman. It took me 4 years to get an audition for TV! Thankfully, I got it and played Phil Mason on Coronation Street opposite Jane Danson for 2 episodes.

3) You appeared in Miss Julie, a show you produced and adapted for The King’s Head Theatre, North London, what was the creative process like and who did you play in it?

I played John (‘Jean’ in the original text), the male lead, with the two other characters being Miss Julie and John’s fiancee Christine. It was interesting working on the script, adapting it from the original, learning and working on it. As I was producing the play I learnt a lot about marketing, too, and we had some good audiences and a couple of great reviews.

4) What was it like transitioning from theatre to film as you appeared in film projects such as “Cargo”, “What Does Your Daddy Do? (Venice International Film Festival)”, “The Man Who Sold the World”, “Indie Horror Flicks Hellbreeder” and “The Witches Hammer”?

I’ve always been lucky to work on film projects as well as the stage so I find that ‘acting is acting’ in whichever medium one is working in. And, in other words, being truthful, being in the moment, putting your attention on the other character, knowing what you want and why and all the preparation techniques translate the same for stage and screen. I also love working with directors on their vision and helping bring their ideas to life.

5) Moreover, you have been on TV for a few different TV projects like “Eastenders”, “Father Brown”, “Coronation Street” and “Hollyoaks”. Now, as an actor yourself, making the transition from Theatre and film to TV...what are the differences in the medium for an actor's performance to adapt to that, and how do you achieve this?

The main difference for me is the rehearsal time (maybe 2 or 3 weeks for Stage and zero for TV!) and then the speed at which they are filmed and performed. TV you maybe get one or two takes, Film, maybe, a little more, Stage only ONE take (each night's performance), but you get to again and again, 8 times per week. There is a saying - the stage is an Actor’s medium because you and you alone are responsible for what happens once the play begins each night, TV is a director’s medium because it's such a tight turnaround that the director needs to get the best from everyone in quick time and is ‘editing’ the story in his/her/their head as we work and Film is an editor’s medium as he/she/they are given lots of footage and a few weeks or months to cut the film and craft into the final version.

If I need to pick one of them, which one would it be? And why?

I honestly love them all, whichever one I’m currently working in! You focus and think only about the project at hand.

6) Now we see you are going to appear in your first theatre Solo Show “A Hunger Artist”, an interpretation of Franz Kafka’s final work, which will be at The Etcetera Theatre in North London…Please, tell us more about it and what has been the process like in creating a solo show from writing, directing themselves, producing it and at the same time, acting it…please.

Steven Berkoff, who has been very supportive over the last 20 years and has employed me 4 times (huge thanks, Steven!) suggested I try this text as I have wanted to do a Solo Show for many years and this is the centenary year of Franz Kafka’s death. I’ve adapted it from Kafka’s original text and have worked for months with Val Colgan, an experienced tutor and Actor (the original ‘Aliens’ movie) learning the text and trying it out monthly and then weekly.  


Eventually, I booked the Etcetera Theatre and my co-producer Sushant Nair helped with all the technical aspects as well as marketing, flyers, Instagram etc. Mark Glentworth has created a wonderful original score for the show and, it continues to develop and grow with some terrific reviews. Audiences seem to love it and it is a tribute to Franz Kafka’s writing, his final short story, before he died aged 40 of tuberculosis on 3rd June 1924.


Creating a Solo Show is anything, but a solo effort and I am indebted and hugely grateful to the following: Sushant Nair, Valerie Colgan, Jerry Clark, Simon Morgan of TRDPUk, my Agent Joanna Hole of Jo Hole Associates and, of course, Steven Berkoff.

 

7) When are we going to see it?

The show is on at The Etcetera Theatre, Camden, North London at 6 pm on Sunday 23rd June and 7 pm on 25th, 26th & 27th June.


After that, we hope to take the play to festivals and tour it around the UK and hopefully beyond. DO COME TO THE SHOW and we’ll have a drink afterwards in the pub downstairs!

8) You have a drama school in Central London, called London Actors Workshop, please tell us more about it and the courses you explore. And as a facilitator exploring that skill, what is it like to teach?

Yes, London Actors Workshop has been going strong in Covent Garden, Central London since 2005 and has helped over 2500 actors get their start in the business. We provide a range of courses with diverse tutors and Acting Techniques in a very supportive, studio environment. The emphasis is on great, essential Acting practice AND the business knowledge and know-how to get a career started or develop your existing career.


9) What advice would you give to young and experienced actors nowadays since the evolution of the industry that you have experienced so far?

It’s a great time to be an ACTOR! It’s never been easier to get started without having to go through the expense of full-time Drama School, though this is still an excellent route if you can afford it.

Taking a lot of good short courses and getting an excellent Showreel, great headshots, good, top advice and having a dedicated attitude to your craft & career will give you a decent chance of getting work and hopefully, building a career. Yes, this means there is a lot more competition but there are also more opportunities with all the streaming networks and content we now have.

Take your work seriously but not yourselves. Love the Art in yourself but not yourself in Art.
Surround yourself with like-minded individuals who love Acting.

Take courses, join or form a support network, act regularly, even if it’s you and a few mates reading scripts together, have a good, professional, upbeat social media presence, never complain or slag off others, drink lots of water, train your Voice, keep as physically fit as you can, get lots of sleep, go to see plays regularly…….and good luck!

10) And finally, where does the audience can find you?


Instagram

Follow the Instagram page of  "A Hunger Artist"

The show is on at

The Etcetera Theatre,
Camden, North London

Showtimes: Book your Tickets 

Sunday 23rd, June - 6 pm

Tuesday 25th, June -7pm

Wednesday 26th, June - 7pm

Thursday 27th, June - 7pm


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©2024 The Hidden Review

Wednesday, June 19, 2024

Cambiare sguardo: la nuova stagione teatrale 2024 - 2025 del Teatro di Napoli - Teatro Nazionale






"CAMBIARE SGUARDO": questo il titolo della Stagione Teatrale 2024- 2025 del Teatro di Napoli Teatro Nazionale, presentata Al Teatro Mercadante di Napoli.

I cartelloni distribuiti nelle tre storiche sale gestite dal Nazionale – il Mercadante, il San Ferdinando e il Ridotto - offrono un programma ricco e diversificato che abbraccia grandi classici, opere contemporanee, allestimenti innovative e danza.

Un totale di ben 41 spettacoli in Stagione, 22 produzioni e coproduzioni, 2 progetti internazionali, 3 produzioni “under 35” legate al Premio Leo de Berardinis, 4 serate evento a tema, 1 spettacolo di danza contemporanea, 7 progetti speciali realizzati in collaborazione con il territorio, per un totale di 17 debutti “in prima nazionale”.

"Il mio impegno è quello di tracciare una mappa in cui accanto ai maestri siano visibili le nuove tendenze, e in cui accanto al respiro della grande tradizione pulsi quello della ricerca. Vorrei dare spazio a un teatro vitale. Per approssimazioni e tentativi, è quello che abbiamo tentato di fare in questi anni e che cercheremo di continuare a offrire in futuro." Svela il direttore artistico Roberto Andò.

Intanto, la nostra stagione 2024/25 segnala sin dal titolo la necessità di cambiare sguardo. E tiene fede al dovere del teatro pubblico di ospitare e accogliere una ricca varietà di proposte, pur facendo delle scelte precise." Ha dichiarato il Direttore artistico del Teatro di Napoli, Roberto Andò, fermamente convinto che il teatro, ad oggi sia l'unico baluardo sicuro nel caos della contemporaneità: "È inutile nasconderci dietro le mezze verità. Oggi, siamo disorientati e smarriti, a volte sgomenti. Ciò che accade intorno a noi – pericolosi scenari di guerra e violenza -, oltre a preoccuparci, è spesso difficile da interpretare. Vorremmo capire meglio, ma non è per niente facile, anzi è sempre più arduo, se non impossibile. In un contesto di crescente disordine e preoccupazione, il teatro resta una bussola essenziale per affrontare il nostro viaggio nel caos della contemporaneità. Lo testimoniano le cifre in costante aumento delle nostre stagioni."

E' importante dunque ricordarsi che il teatro è innanzitutto comunità. Sottolinea infatti Roberto Andò: "Una stagione non è solo un elenco di titoli e di artisti, seppure importanti, è anche un’esperienza che si compie nel tempo intenso e distratto della vita, un modo per ritrovarsi seduti accanto a sconosciuti, ancora una volta emozionati e stupiti d’essere comunità, di poter frugare insieme nel buio per reperire fiammelle di luci."

Il Presidente del Teatro di Napoli- Teatro Nazionale, Luciano Cannino esprime invece il suo apprezzamento nella capacità di rinnovarsi del patrimonio culturale di Napoli, che così facendo ha uno sguardo sempre più globale: "Il ricco cartellone di questo anno è un vero e proprio caleidoscopio della memoria del futuro di Napoli. Attraverso un'affascinante combinazione di opere classiche e contemporanee, il teatro riesce a riflettere e reinterpretare le radici culturali della città, proiettandole in una dimensione innovativa e globale. La programmazione include una varietà di spettacoli che offrono al pubblico un viaggio emozionante e diversificato attraverso le opere di grandi autori della drammaturgia internazionale e dei grandi interpreti e registi che le rappresentano. Questo approccio non solo celebra il patrimonio culturale napoletano, ma lo rinnova, rendendolo rilevante e accessibile per le nuove generazioni."

La programmazione 2024/2025 al Teatro Mercadante

Il sipario del Mercadante si alzerà il 15 ottobre 2024 con Don Giovanni, un adattamento originale che intreccia le opere di Molière, Da Ponte e Mozart. La regia di Arturo Cirillo, che dello spettacolo sarà anche interprete, promette una rivisitazione dell’opera attraverso l’utilizzo di forme e codici espressivi differenti, conservando di Molière la sua capacità di lavorare su una comicità paradossale e ossessiva che sfiora il teatro dell’assurdo. Ad affiancare Cirillo, un cast di talento composto da Irene Ciani, Rosario Giglio, Francesco Petruzzelli, Giulia Trippetta, Giacomo Vigentini. La produzione è una collaborazione tra il Teatro di Napoli - Teatro Nazionale, Marche Teatro, Teatro Nazionale di Genova e Emilia Romagna Teatro / ERT Teatro Nazionale.

Il 3 novembre sarà la volta di La Notte di Vitaliano Trevisan, una serata speciale che ha l’obiettivo di tracciare un ritratto della scrittura, del pensiero e del contributo che Vitaliano Trevisan ha dato alla scena delle arti dal vivo, alla quale seguirà il 9 novembre una Medea interpretata da Laura Morante, che veste i panni della tragica eroina di Euripide diretta da Daniele Costantini.
Dal 12 al 17 novembre, una straordinaria Sonia Bergamasco darà voce e corpo a una Mirandolina differente da quella che la tradizione ha spesso proposto, sottolineando la profondità dell’approccio goldoniano, ne La Locandiera diretta da Antonio Latella.

Dal 4 al 15 dicembre il debutto nazionale di Macbeth di William Shakespeare, con la regia di
Jacopo Gassmann. con protagonisti Roberto Latini nel ruolo di Macbeth e Lucrezia Guidone in
quello di Lady Macbeth. La produzione è del Teatro di Napoli-Teatro Nazionale.

Il nuovo anno al Mercadante inizia con il debutto assoluto, il 7 gennaio 2025, di Sarabanda con la regia del direttore Roberto Andò, ultima opera di Ingmar Bergman, che sebbene pensata per il cinema ha una struttura straordinariamente affine al linguaggio teatrale. In scena Renato Carpentieri, Alvia Reale, Elia Schilton, Caterina Tieghi. Una importante coproduzione che vede coinvolti il Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, il Teatro Nazionale di Genova e il Teatro Biondo Palermo.

Tra i tanti, un appuntamento da non perdere è quello con Isabelle Huppert, la grande attrice francese che il 24, 25 e 26 gennaio sarà in scena protagonista di Bérénice, una creazione immaginata dal genio di Romeo Castellucci, liberamente ispirata alla tragedia di Jean Racine, in una coproduzione internazionale che coinvolge Il Teatro di Napoli e diversi partners europei.

A seguire, dal 28 gennaio al 2 febbraio, Il Fu Mattia Pascal di Pirandello con la regia di Marco
Tullio Giordana, con Geppy Gleijeses che interpreterà uno dei personaggi più iconici della letteratura pirandelliana.

Tra febbraio e marzo, il pubblico potrà assistere, dal 5 al 16 febbraio, all’acclamato Edipo Re di
Sofocle adattato e diretto da Andrea De Rosa, con Francesca Cutolo, Francesca Della Monica,
Marco Foschi, Roberto Latini, Frédérique Loliée, Fabio Pasquini.
Dal 19 febbraio e fino al 23 andrà in scena Il Viaggio di Victor di Nicolas Bedos con la regia di
Davide Livermore, con Linda Gennari e Antonio Zavatteri; una coproduzione Teatro di Napoli –
Teatro Nazionale e Teatro Nazionale di Genova.
A seguire, ed esattamente dal 25 febbraio al 2 marzo, l’atteso ritorno di Pippo Delbono con lo
spettacolo Amore, un nuovo, emozionante tassello della poetica teatrale del regista, autore e attore ligure, di esplorazione delle emozioni umane affidato a una nutrita compagnia di interpreti.

Il mese di marzo preseguirà con altri tre importanti spettacoli, a partire da Casanova dell’Infinita
Fuga, in scena dal 12 al 23 marzo, scritto e diretto da Ruggero Cappuccio con Claudio Di Palma, su produzione del Teatro di Napoli – Teatro Nazionale;
la data unica del 24 marzo di Gli Occhiali di Šostakovič, testo e regia di Valerio Cappelli interpretato da Sergio Rubini; infine dal 26 al 30 marzo lo spettacolo Boston Marriage di Davide Mamet con la regia di Giorgio Sangati, interpretato da Maria Paiato, Mariangela Granelli, Ludovica D’auria.

Il mese di aprile si aprirà con l’Anna Karenina di Lev Tolstoj, in scena dall’1 al 6 di aprile, nell’adattamento di Gianni Garrera e Luca De Fusco che firma anche la regia dello spettacolo che vede in scena Galatea Ranzi, Stefano Santospago, Debora Bernardi, Francesco Biscione, Giacinto Palmarini, Paolo Serra, Mersila Sokoli, Irene Tetto.

L’11 e il 12 aprile ritorna, dopo il successo di critica e di pubblico registrato dai due lavori
presentati nella Stagione appena conclusa, il regista svizzero Milo Rau, con il progetto internazionale Antigone in amazon, del quale firma ideazione, testo e regia.

Il cartellone del Teatro Mercadante si concluderà a maggio con gli spettacoli:
Serotonina, in scena dal 30 aprile all’11 maggio, scritto da Michel Houellebecq e diretto da Patrick Guinand, interpretato da Andrea Renzi, su produzione del Teatro di Napoli; La Gatta sul Tetto che Scotta di Tennessee Williams, in scena dal 13 al 18 maggio, diretto da Leonardo Lidi, su produzione del Teatro Stabile di Torino.

Infine dal 21 al 25 maggio Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini saranno protagonisti dello spettacolo Ezra in gabbia o il caso di Ezra Pound, scritto e diretto da Leonardo Petrillo, liberamente tratto dagli scritti e dalle dichiarazioni del poeta americano Ezra Pound.

La programmazione 2024/2025 al Teatro San Ferdinando

Il Teatro San Ferdinando di Piazza Eduardo De Filippo inaugurerà la sua Stagione il 29 ottobre
2024, con repliche fino al 10 novembre, con lo spettacolo Re Chicchinella, scritto e diretto da
Emma Dante, una libera, nuova incursione dell’artista palermitana nell’universo de Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile. Un lavoro che promette di incantare il pubblico con la sua magia e il suo linguaggio visivo unico. Lo spettacolo è una coproduzione del Teatro di Napoli-Teatro Nazionale.

Dal 13 al 17 novembre, L’Origine del Mondo, Ritratto di un Interno di Lucia Calamaro, con
Concita De Gregorio, Lucia Mascino, Alice Redini, una produzione Teatro di Roma – Teatro
Nazionale.

A seguire, dal 26 novembre al 1dicembre, un grande classico della drammaturgia di fine ‘800, ovvero Woyzeck di Georg Büchner, scritto tra il 1836 ed il 1837 e rimasto incompiuto a causa della morte dell' autore. Con la regia di Tommaso Tuzzoli, la tragica storia del soldato Woyzeck
vedrà protagonista l’attore Tony Laudadio, accompagnato da una numerosa compagnia di interpreti.

Il mese di dicembre al San Ferdinando vivrà nel segno di Eduardo, a partire dalla singolare versione “per attore cum figuris” di Natale in casa Cupiello di Eduardo De Filippo – in scena dal 6 all’8 dicembre – con protagonista Luca Saccoia che recita interagendo con sette pupazzi- personaggi creati dallo scenografo Tiziano Fario, autore dell’intero impianto scenografico dello spettacolo, la cui regia è firmata da Lello Serao.
Il cartellone al San Ferdinando proseguirà con il debutto in prima nazionale, il 20 dicembre, dello
spettacolo Gennareniello di Eduardo De Filippo, interpretato da Tonino Taiuti e Lino Musella
con la regia dello stesso Lino Musella, attore e regista di riferimento del Teatro di Napoli – Teatro
Nazionale che ne cura la produzione, in scena fino al 5 gennaio 2025.

Dal 16 al 26 gennaio la programmazione prosegue con Prigioni, un testo scritto e interpretato da
Vincenzo Pirrotta, uno spettacolo che parla dei tormenti dell’oggi uniti a una reclusione immaginaria; la produzione è del Teatro di Napoli-Teatro Nazionale.

Il 29 gennaio il San Ferdinando ospiterà la serata unica dello spettacolo Il Romanzo della Bibbia, con Aldo Cazzullo e Moni Ovadia. Una storia narrata a due voci, con Cazzullo che racconta e Ovadia che lo accompagna con letture, interventi e canti, su musiche – che spazieranno dal sacro al contemporaneo – di Giovanna Famulari.

Sabato 1 febbraio andrà in scena la danza contemporanea con la creazione firmata dalla coreografa Roberta Ferrara de La sagra della primavera, una scrittura corale ridisegnata sui corpi dei 10 danzatori Giuditta Alfarano, Alice Vittoria Bandino, Cecilia Alice Napoli, Gaia Triacca, Jennifer Mauri, Francesca Raballo, Enrico Benedet, Leonardo Urgese, Francesco Polese, Marco Prete, con musica di John Adams. Dramaturg e assistente alla coreografia Pompea Santoro.

Ancora a febbraio, dal 13 al 23, il debutto de L’Incarico, dello scrittore Raymond Carver, adattato
e diretto da Luca Bargagna e interpretato da Silvia Ajelli e Arturo Muselli. La produzione è del
Teatro di Napoli – Teatro Nazionale.

Dal 6 al 16 marzo, dopo il debutto in prima nazionale alla rassegna Pompeii Theatrum Mundi
2024, va in scena il De Rerum Natura [There is no planet B] di Fabio Pisano, liberamente ispirato al De Rerum Natura di Tito Lucrezio Caro, con la regia di Davide Iodice.

Dal 18 al 23 marzo sul palcoscenico del San Ferdinando Ambra Angiolini sarà la protagonista
di Oliva Denaro, il denso monologo tratto dal romanzo di Viola Ardone, su drammaturgia di
Giorgio Gallione in collaborazione con Ambra Angiolini e la regia dello stesso Gallione, dove l’attrice veste i panni di Franca Viola, la ragazza siciliana che a metà degli anni ‘60 del secolo scorso fu la prima, dopo aver subito violenza, a rifiutare il cosiddetto “matrimonio riparatore”.

Dal 3 al 13 di aprile lo spettacolo Le Anime morte, ovvero Le (dis)avventure di un onesto
truffatore, di Peppino Mazzotta e Igor Esposito, un libero adattamento da Anime morte di Nikolaj Vasilevič Gogol’ con la regia di Peppino Mazzotta. Una produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale e Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale.

A seguire le tre rappresentazioni del 25, 26 e 27 aprile dello spettacolo Il Caso Kaufmann di
Giovanni Grasso, diretto da Piero Maccarinelli, interpretato da Franco Branciaroli, Graziano Piazza, Viola Graziosi, Franca Penone, Piergiorgio Fasolo, Alessandro Albertin, Andrea Bonella seguite.

La programmazione della sala di Piazza Eduardo De Filippo si concluderà con lo spettacolo
L’Uomo dal Fiore in Bocca di Luigi Pirandello, Fiori di palco (Viviani-Totò- Moscato), con la
regia di Pierpaolo Sepe, interpretato da Benedetto Casillo.

Pirandello, Viviani, Totò, Moscato. Un premio Nobel e tre mostri sacri della scena teatrale, tutti e
quattro figli dello stesso sud. Cesellatori ineguagliabili dei rispettivi dialetti, lingua per eccellenza
dell' espressione dell' anima popolare. Una produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Arteteca, Tradizione e turismo – Centro di Produzione Teatrale – Teatro Sannazaro, in scena dall’8 al 18 maggio.

La programmazione 2024/2025 al Ridotto

Il Ridotto – la sala al primo piano del Teatro Mercadante – offrirà una serie di produzioni innovative
e sperimentali. La stagione 2024/2025 inizierà con Controimmagini, il 25 ottobre e fino al 3
novembre, un omaggio a Joseph Beuys, l’artista sciamano, su regia di Michelangelo Dalisi che
condividerà la scena con Marco Cacciola, in una produzione del Teatro di Napoli-Teatro Nazionale.

Dal 28 novembre all’8 dicembre è la volta di Laguna Cafè di Giuseppe Affinito con la regia di
Benedetto Sicca.

Tra gennaio e febbraio in scena i due spettacoli dei progetti vincitori della terza edizione del
Premio Leo de Berardinis 2024 per artisti e compagnie under 35 promosso dal Teatro di Napoli:
ovvero Assetati, dal 14 al 19 gennaio, di Wajdi Mouawad e la regia di Davide Pascarella; e dal 4 al 9 febbraio Le Bakkanti di Euripide, diretto e adattato da Denise Diaz Montalvo, sulla forza e la follia delle donne bacchiche.

Dal 5 al 9 marzo Una verde vena di follia, tratto dal libro La vena verde (IQdB Edizioni) di
Alessio Arena, liberamente ispirato alle lettere di Maria Antonietta Portulano Pirandello,
interpretato da Mascia Musy e Viviana Lombardo con la regia di Emanuela Giordano.

Dal 20 al 30 marzo andrà in scena Il Tempo delle stelle dello scrittore e giornalista napoletano
Massimiliano Virgilio, prodotto dal Teatro di Napoli, con la regia di Veronica Cruciani.
Il 4, 5 e 6 aprile sarà la volta de L’Eterno Marito di Fëdor Dostoevskij, adattato da Davide
Carnevali e diretto da Claudio Autelli, con Ciro Masella e Francesco Villano.

La Stagione del Ridotto si concluderà con le rappresentazioni dal 6 all’11 maggio di C’era una Volta, spettacolo scritto e diretto da Noemi Francesca, un progetto nato dalla collaborazione tra i premi Leo de Berardinis e Nuove Sensibilità 2.0 promossi, rispettivamente, dal Teatro di Napoli- Teatro Nazionale e dal Teatro Pubblico Campano.


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©2024 The Hidden Review

Tuesday, June 18, 2024

The Hidden Review: Soul - Film Review

 


"What do you want to be remembered for?"

The Hidden Review has watched "Soul" which premiered on Disney Plus, by being an animation movie for kids/children it is easily applicable to be watched by an adult audience as well. As the animation itself is made by Pixar and Disney, the special effects are marvellous as always. The characters' voices are played by wonderful and brilliant people such as Jamie Fox (Joe Gardner), Tina Fey (22), Quest Love (Curley), Phylicia Rashad (Libba Gardner), Daveed Diggs (Paul), Angela Bassett (Dorothea Williams), Graham Norton (Moonwind), Rachel House (Terry), and the others have had a bond together beautifully, we could hear their marvellous talent and so help the audience to spread their voices too. Besides so, the storyline touches on various themes but more importantly finding a purpose in life which translates into finding what life means to the characters, and so living. The movie can be misunderstood to be for kids but it has the tool to be more than that and for a wider audience. As much as the themes are a bit heavy, they can be seen pretty light. The writing is excellent, and the directing made by Pete Docter, Kemp Powers, and Mike Jones as well is. Overall, a big congratulations to you all.

Hidden Fire Stars 9/10 ⭐️

Review written by Al Fenderico.

© 2022 The Hidden Review

Friday, June 14, 2024

Presentato l'Ischia Film Festival 2024



Presentata la 22esima edizione dell’Ischia Film Festival dal 29 giugno al 6 luglio negli spazi del suggestivo Castello Aragonese per celebrare le identità culturali dei territori attraverso il cinema

34 opere in concorso per raccontare il Genius Loci di 17 paesi del mondo

Premio alla Carriera a Stellan Skarsgård, Susanne Bier e Neri Parenti

L’Ischia Film Award sarà assegnato ad Alessandro Gassmann, Gloria Reuben e Maurizio Nichetti

29 giugno - 6 luglio | Castello Aragonese, Ischia

Prosegue l’impegno dell’Ischia Film Festival e dei suoi ideatori nel portare all’attenzione del grande pubblico opere d’autore nazionali e internazionali segnate da una forte presenza di ambientazioni d’eccezione. L’originale sguardo del Festival pone infatti al centro della sua indagine tematiche di natura etica, politica e sociale unite a scenari simbolici e paesaggi densi di significato con l’obiettivo non solo di raccontare il Genius Loci dei più differenti paesi del mondo ma lo specifico rapporto tra territorio e cinema, esaltando l’ambiente in cui nascono le storie. Fil rouge tematico in questa 22esima edizione è affidato alla rappresentazione del destino come paesaggio dell’uomo e della sua storia.

Saranno in totale 34 le opere in gara, di cui 3 première assolute, 3 anteprime internazionali, 2 europee, 8 italiane e 11 première regionali ripartite nelle sezioni competitive dei Lungometraggi, Cortometraggi, Location Negata.

I premi anche quest’anno puntano alla specificità delle narrazioni d’autore: Il Miglior Lungometraggio, nella sezione che rappresenta il cuore pulsante del concorso, riceverà come ogni anno l’Ischia Film Award al quale Treccani Esperienze, il progetto dell’Istituto della Enciclopedia Italiana dedicato al turismo culturale, aggiungerà il volume “Arte contemporanea”, la prima enciclopedia dedicata all’arte contemporanea a livello internazionale; il Premio Miglior Cortometraggio porterà, invece, sugli schermi le tradizioni, la cultura e la storia dei territori. Mentre all'opera che, per la giuria, racconterà meglio la complessità del mondo che viviamo, toccando i temi più urgenti delle battaglie dei diritti umani, della parità di genere e dell'emarginazione, sarà assegnato il Premio BPER Banca per la Location Negata, visto il suo impegno nella valorizzazione e nel sostegno dell'economia del cinema e del turismo.

La sezione Best of è invece dedicata alle opere che concorrono per il miglior film più apprezzato dal pubblico tra questi “Adagio” di Stefano Sollima, “Girasoli” di Catrinel Marlon, “Another end” di Piero Messina, “Caracas” di Marco D’Amore, “Palazzina Laf” di Michele Riondino, “Quel maledetto film su Virzì” di Stefano Petti.
Di grande prestigio si ricorda l’istituzione da parte dell’Ischia Film Festival del Premio alla carriera dedicato ai personaggi più rilevanti del mondo del cinema per il riconoscimento di una filmografia artistica d’eccezione. Il premio di quest’anno verrà consegnato agli ospiti d'onore Stellan Skarsgård Susanne Bier e Neri Parenti, mentre l’Ischia Film Award sarà assegnato ad Alessandro Gassmann, Gloria Reuben e Maurizio Nichetti.

“Anche quest'anno il festival punta con ambizione e coraggio alla rappresentazione di un mondo che cambia, e di un'umanità che nonostante tutto non si arrende. I luoghi che raccontiamo sono i luoghi che viviamo.” ha dichiarato Michelangelo Messina, ideatore e direttore artistico dell’Ischia Film Festival.

Il Festival offre anche in questa edizione oltre alle proiezioni nei vari linguaggi filmici (fiction, documentario, animazione) un esclusivo programma denso di incontri con personalità rilevanti del panorama cinematografico nazionale e internazionale. Tra gli ospiti italiani d’eccezione Marco D’Amore, Francesco Di Leva, Alessandro Gassmann, Piero Messina, Maurizio Nichetti, Neri Parenti, Michele Riondino e tra gli internazionali la regista Premio Oscar Susanne Bier, l’attore pluripremiato Stellan Skarsgård noto al grande pubblico per aver ricoperto i ruoli del Capitano Tupolev in “Caccia a Ottobre Rosso”, del professor Gerald Lambeu in “Will Hunting - Genio ribelle” fino al Barone Vladimir Harkonnen in “Dune” e “Dune - Parte due”, Gloria Reuben, celebre per aver interpretato il personaggio della dottoressa Jeanie Boulet in “E.R. – Medici in prima linea”.

Gli incontri con gli autori saranno condotti dal professor Gianni Canova, Rettore IULM e critico cinematografico, nonché Presidente Onorario del Festival, con la partecipazione dei critici cinematografici Antonio Capellupo, Giuseppe Borrone e del regista Giuseppe Carrieri.

Il prezioso compito della giuria è quest’anno affidato ad eccellenze del settore quali lo sceneggiatore Luca Caprara (per la sezione Cortometraggi) che ha ottenuto premi come il Golden Globe Italiano e il premio Looking for Genius al Festival di Cannes; Anna De Simone (per la sezione Location negata) membro della giuria del Prix Italia; Nenad Dukic, (per la sezione Location negata) critico cinematografico, vicepresidente della Federazione dei critici cinematografici europei (FEDEORA) e membro della European Film Academy (EFA); Tiina Lok (per la sezione Lungometraggi), fondatrice e direttrice del PÖFF film festival e membro della European Film Academy e del Comitato dei Festival FIAPF; Maurizio Nichetti (per la sezione Lungometraggi), regista, attore e sceneggiatore e direttore artistico della sede milanese del Centro Sperimentale di Cinematografia; Jugoslav Pantelić (per sezione Lungometraggi) direttore artistico del Belgrade International Film Festival (FEST) e membro della European Film Academy (EFA); Desideria Rayner (per la sezione Cortometraggi) montatrice e docente di montaggio presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo; Gloria Reuben (per la sezione Cortometraggi), attrice nominata agli Emmy Award e ai Golden Globe Award per il ruolo di Jeanie Boulet in E.R.; Augusto Sainati (per sezione Location negata), Professore ordinario di Storia del cinema e di Cinema e cultura visuale all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli e alla Sorbonne Nouvelle di Parigi, membro dell’Accademia del Cinema Italiano e della giuria del premio David di Donatello.
Anche quest’anno la piattaforma ischiafilmfestivalonline.it rimane attiva per visionare le opere della categoria Confini. L’Ischia Film Festival con questa iniziativa vuole superare gli ostacoli geografici, permettendo al pubblico di tutto il mondo di partecipare da remoto alla visione dei film fuori concorso. Gli spettatori online avranno inoltre la possibilità di votare l’opera più apprezzata, contribuendo in questo modo alla candidatura del premio del pubblico per il film più votato.

Fin dalla sua prima edizione, l'Ischia Film Festival ha riservato uno spazio all'interno della manifestazione per mostre legate al mondo del cinema. Il 22 giugno, presso il salone delle antiche terme comunali di Ischia, verrà inaugurata la mostra "Ischia Film Festival, Vent’anni di Cinema tra: Premi Oscar, Mostre e Cine-turismo". Un evento che celebra il percorso di venti anni del festival e offre una panoramica attraverso immagini di noti rappresentanti del mondo del cinema. Parallelamente, per tutta la durata del festival, all’interno dell'antico carcere borbonico al Castello Aragonese, si svolgerà la mostra “Elio Luxardo e il cinema -la ricerca della bellezza” in partnership per il secondo anno consecutivo con la Fondazione 3M. Per il vernissage saranno presenti ad Ischia il curatore Roberto Mutti e la responsabile di 3M Daniela Aleggiani.

Spazio agli incontri di cinema presso la splendida Colombaia di Visconti, dal 30 giugno al 4 luglio, che offriranno un'opportunità unica per gli appassionati del cinema di immergersi nell'universo cinematografico attraverso delle masterclass con illustri ospiti nazionali ed internazionali come Mario e Francesco Di Leva (30 giugno) Gloria Reuben(1 luglio), Susanne Bier (2 luglio), Piero Messina (3 luglio), Neri Parenti (4 luglio), Stellan Skarsgard (5 luglio). Gli incontri sono ad ingresso gratuito, per iscriversi basta mandare la richiesta ad accrediti@ischiafilmfestival.it.

L'Ischia Film Festival è sostenuto da: Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del MiC, Regione Campania - Film Commission Regione Campania, BONACINA, BPER Banca e TRECCANI Esperienze.









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©2024 The Hidden Review

Tuesday, June 11, 2024

Il Gulf of Naples Indipendent Film Festival giunge alla sua 10 a edizione


Il Gulf of Naples Indipendent Film Festival, la vetrina napoletana del cinema indipendente, quest’anno taglia il traguardo della decima edizione. Traguardo importante che ha visto in questi anni, 41 nazioni partecipanti, 1642 film iscritti e 110 premi assegnati.

Questa edizione avrà 3 giorni di proiezioni 11-12-13 giugno nella storica sala del Cine-Teatro Materdei dove oltre ai film i visitatori potranno ammirare le antiche macchine da proiezione 35mm a carbone e tanti oggetti caratteristici delle vecchie sale cinematografiche, una grande emozione per gli amanti del cinema che potranno così fare un tuffo nel passato.

Oltre 100 sono i film giunti quest’anno oltre dall'Italia anche da Argentina, Canada, Cile, Danimarca, Francia, Germania, Irlanda, Israele, Lussemburgo, Marocco, Olanda, Russia, Siria, Spagna, Stati Uniti, Svizzera, Australia e Bangladesh.

I film divisi nelle categorie: Lungometraggi, Cortometraggi, Documentari e Sceneggiature non prodotte, sono stati selezionati da una giuria internazionale qualificata formata da esperti del settore, e quest'anno con un partner importante come lo storico Conservatorio di Napoli S. Pietro a Majella e grazie alla disponibilità del suo Direttore, il M° Gaetano Panariello è stata formata una giuria tecnica dai Maestri e allievi del conservatorio che hanno assegnato un premio alla migliore colonna sonora per la sezione dei lungometraggi.

La serata finale con le premiazioni, quest'anno, si terrà il giorno Venerdì 14 Giugno alle ore 18,45 presso il Teatro Sannazaro in Via Chiaia a Napoli e, come di consueto, sarà accompagnata da momenti di spettacolo, e dalla mostra di manifesti storici del cinema quest'anno sul tema “La commedia Americana anni 50-70 tra Sophisticated Comedy e Romantic Comedy“ appartenenti alla collezione privata di Sara e Alberto Bruno.

Oltre ai premi per le varie categorie, anche quest'anno ci sarà un premio speciale per la migliore sceneggiatura in ricordo di Elvio Porta, scrittore, sceneggiatore e regista napoletano prematuramente scomparso nel 2016.












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Friday, June 7, 2024

Pompeii Theatrum Mundi: Da giovedì 13 Giugno a sabato 15 Giugno in scena "Odissea Cancellata", di Emilio Isgrò, per la regia di Giorgio Sangrati

La settima edizione della rassegna Pompeii Theatrum Mundi si apre con un omaggio al maestro Emilio Isgrò con la sua Odissea cancellata per la regia di Giorgio Sangati, nelle tre date “esclusive” di giovedì 13, venerdì 14 e sabato 15 giugno alle 21.00 al Teatro Grande del sito di Pompei.


«Isgrò mette in scena la sua Odissea in versi insieme a un’installazione concepita in situ. Lo spettacolo – dichiara il regista Giorgio Sangati – è progettato come un’opera nell’opera: le gradinate del Teatro Grande si trasformeranno in una gigantesca video-installazione dell’artista- autore. Mentre i versi dell’Odissea impressi sulla pietra dei gradini verranno cancellati a vista, dalle cancellature stesse prenderà vita il testo. Di fatto la drammaturgia di Isgrò procede allo stesso modo: cancella Omero (tornando alla fonte primaria dell’epica) selezionando solo i frammenti che ritiene essenziali e, sradicandoli dal loro contesto, restituisce loro nuova e inaspettata forza. E’ una riscrittura dissacrante e incredibilmente ironica che rovescia ogni stereotipo sull’epopea a partire da Ulisse, antieroe multiforme, “scassato” e modernissimo, intrappolato in un viaggio senza fine né inizio».

«Non è possibile orientarsi, infatti, in questo “mare” dopo l’inganno di Eolo con il suo otre da cui sono fuoriusciti tutti i venti del mondo come i mali dal vaso di Pandora, prosegue il regista. E’ un pelago senza tempo, battuto da un vento “digitale” che estende i confini del mito fino al nostro tempo ed oltre a ricordarci che il classico non appartiene al passato quanto piuttosto al futuro.

Attorno al protagonista si agita un bizzarro e inquietante coro di “nani”, in cui non è difficile riconoscere un’umanità ridotta ai minimi termini. Di tanto in tanto fugaci apparizioni spettrali: Penelope, Nausica, Circe e Polifemo sotto forma di sogni, incubi o allucinazioni arrivano da lontano a visitare/torturare Ulisse, riscrivendo la loro storia, senza censure. A tratti sembra di assistere a un processo, a un singolarissimo autodafé; ma non c’è né condanna né assoluzione; non ci può essere perché saremmo noi stessi a doverci giudicare. I versi di Isgrò, scritti nel 2003 nel mezzo di una guerra (e mai rappresentati), a distanza di vent’anni ci ricordano come continuiamo, tragicamente, a ripetere i nostri errori dalla notte dei tempi».
«Un po’ di anni fa, quando scrissi l’Odissea cancellata, non sapevo come e quando quest’opera sarebbe stata rappresentata. Avevo concluso da tempo l’esperienza di Gibellina – proprio con quella Orestea di Gibellina che diede avvio alle grandi Orestiadi – e in qualche modo volevo sganciarmi da un modello teatrale che io stesso avevo creato grazie al sostegno di Ludovico Corrao, a quell’epoca sindaco della città, il quale credeva come me in un teatro capace di fare della parola umana l’asse portante dello spettacolo.

Conoscevo bene i rischi. Una certa opinione critica allineata, benché fortemente inserita nel clima delle neoavanguardie, considerava “reazionaria” la parola in nome di un teatro d’immagine o di gesto che allora imperversava di qua e di là dall’Oceano.
D’altra parte non ignoravo che l’aver tolto di mezzo preventivamente la parola con le mie cancellature mi proteggeva abbastanza da tale rischio. Ma c’era di più. Avendo operato per anni nel campo della poesia visiva, dove la coesistenza di più discipline e linguaggi liberava la parola dalla sua rigidità gutenberghiana, non mi sarebbe stato difficile far levitare quegli esperimenti fino al livello di un vero e proprio spettacolo.

Da un lato riconquistai la qualità letteraria del testo che a molti sembrava un limite ai ritmi del teatro. Come dire che la potenza della parola di Shakespeare sottrae vigore alla scena del balcone in Giulietta e Romeo, là dove ne esalta, invece, la forza schiettamente spettacolare. Solo per questo per l’Orestea e gli altri testi composti per Gibellina – Gibella del Martirio e San Rocco legge la lista dei miracoli e degli orrori – feci ricorso a una scrittura in versi che della letterarietà è uno dei segni più ostentati e visibili; e se a quel tempo schiere di attori esibivano sulla scena i loro corpi desolatamente muti e silenziosi, io a quei corpi diedi una voce, affinché la loro fisicità si rovesciasse sugli spettatori più facilmente.
L’Odissea cancellata viene da quella esperienza, quando, forte di un’ispirazione che veniva da Eschilo e dai tragici greci in genere, tentai di avvolgere in una nuvola sonora il pubblico. La seconda provocazione era la speranza di spezzare con un linguaggio alto, comunque distante dal “teatro di poesia” novecentesco, il cosiddetto “teatro di prosa” che da Pirandello portava a Beckett.

Certo non è un caso che anche quest’opera sia composta in versi: per dare un sostegno più solido e vincolante agli attori, al regista e a tutti i creatori dello spettacolo. Allora sognavo un teatro diverso. Una drammaturgia che cancellasse il silenzio. Chissà se quella mia speranza ha avuto già una risposta o ancora l’aspetta. A un certo punto mi sono distratto dal teatro come in altri tempi mi ero distratto deliberatamente dalle arti visive. Tuttavia il mio amico Roberto Andò, direttore del Teatro Nazionale di Napoli, conosceva questa Odissea cancellata, il solo mio testo mai rappresentato. E mi ha sollecitato a tirarlo fuori per il Teatro Romano di Pompei. Un testo cancellato per un paese cancellato. Ma si sa che in latino due negazioni affermano, tramutando in vita la morte». Queste le esplicazioni di Emilio Isgrò, autore de "Odissea cancellata".

Teatro Grande Parco Archeologico di Pompei

13 | 14 | 15 giugno ore 21.00

ODISSEA CANCELLATA di Emilio Isgrò

regia Giorgio Sangati

con Luciano Roman

e Clara Bocchino, Francesca Cercola, Eleonora Fardella, Francesca Fedeli,

Gianluigi Montagnaro, Antonio Turco

con la partecipazione di Emilio Isgrò

installazione scenica Emilio Isgrò

progettazione scenica Claudio Lucchesi Studio ufo

costumi Eleonora Rossi

disegno luci Luigi Biondi

musiche Giovanni Frison

cura del movimento Norman Quaglierini

aiuto regia Angela Carrano

una produzione site specific del Teatro di Napoli – Teatro Nazionale

durata spettacolo 65 minuti








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Thursday, June 6, 2024

Prime Video | "Prisma" | Oggi arriva la seconda stagione




Oggi su Prime Video arriva la seconda stagione di Prisma

Dal 6 giugno tornano le coinvolgenti storie dei ragazzi di Latina
nella serie young adult di Ludovico Bessegato



Arriva oggi in esclusiva su Prime Video la seconda stagione della serie Original italiana Prisma, nuovo capitolo del young adult drama di Ludovico Bessegato. Dopo un intenso finale di stagione, tornano le coinvolgenti storie dei gemelli Andrea e Marco (Mattia Carrano), che insieme a Daniele, Nina, Carola e tutti gli altri, troveremo proprio al punto in cui li avevamo lasciati. Nel secondo capitolo dell’acclamata serie, i ragazzi di Latina affronteranno amori e desideri, segreti e incomprensioni, e tutte le sfumature di quello spettro di colori infinto che l’adolescenza porta con sé verso la scoperta della propria identità. Nessuno di loro può più nascondere il suo amore inaccettabile, il suo talento, il suo desiderio, il suo istinto autodistruttivo, i suoi errori e il suo segreto inconfessabile. 



 


Dopo una prima stagione acclamata da pubblico e critica, in questo nuovo capitolo di Prisma torna il cast corale composto da Mattia Carrano, Lorenzo Zurzolo, Caterina Forza, Chiara Bordi, LXX Blood, Matteo Scattaretico, Zakaria Hamza, Riccardo Afan de Rivera Costaguti, Flavia Del Prete, Asia Patrignani, Elena Falvella Capodaglio, Andrea Giannini, Nico Guerzoni, Francesca Anna Bellucci, Autilia Ranieri e Martinus Tocchi. Si uniscono a loro per questa stagione anche Elisa Qiu Tian Scenti, Andrea Giammarino, Marco Conidi, Cristiano De Vitis ed Elisabetta Anella. Bessegato firma sia la regia che le sceneggiature della serie di formazione scritte insieme a Francesca Scialanca. La seconda stagione di Prisma è prodotta da Maddalena e Rosario Rinaldo per Cross Productions in collaborazione con Prime Video e sarà disponibile da oggi 6 giugno in esclusiva su Prime Video in Italia.

 

Beta Film curerà le vendite internazionali nel resto del mondo sia della prima che della seconda stagione. Tutti gli 8 episodi della prima stagione di Prisma sono disponibili in esclusiva in Italia su Prime Video.

La seconda stagione di Prisma si unirà a migliaia di film, show e serie già presenti nel catalogo di Prime Video, tra cui le produzioni Original italiane Antonia, LOL Talent Show: Chi fa ridere è dentro, Pensati Sexy, No Activity - Niente da segnalare, Karaoke Night - Talenti Senza Vergogna, Gigolò per caso, Elf Me, Il migliore dei mondi, Monterossi - La Serie S2, AMAZING - FABIO DE LUIGI, Everybody Loves Diamonds, The Bad Guy, Prisma S1, Bang Bang Baby, Gianluca Vacchi: Mucho Más, Laura Pausini - Piacere di conoscerti, The Ferragnez - La serie S1 e S2, The Ferragnez: Sanremo special, All or Nothing: Juventus, Anni da cane, Dinner Club S1 e S2, Vita da Carlo, FERRO, Celebrity Hunted - Caccia all’uomo S1, S2, S3 e S4, e LOL: Chi ride è fuori  S1, S2, S3 e S4; le serie pluripremiate The Marvelous Mrs. Maisel  e Lizzo’s Watch Out for the Big Girls, la serie satirica sui supereroi The Boys e grandi successi come Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, Citadel, Jack Ryan di Tom Clancy, Un matrimonio esplosivo, Samaritan, Tredici Vite, The Tender Bar, A proposito dei Ricardo, La guerra di domani, Reacher  e Il principe cerca figlio, oltre a contenuti in licenza disponibili in oltre 240 paesi e territori nel mondo, e le dirette in esclusiva in Italia delle migliori partite del mercoledì sera della UEFA Champions League fino alla stagione 2026/27. Altri titoli Original italiani già annunciati sono Sul più bello - La serie, oltre ai rinnovi per nuove stagioni di  Dinner Club, The Bad Guy e Sono Lillo. È stata inoltre annunciata la serie Citadel: Diana, il capitolo italiano dell’universo Citadel.










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