Thursday, July 25, 2024

Best seller: il Libro "Show, Don't tell" di Al Fenderico raggiunge la Top 10 di Amazon

 



In un'epoca in cui la narrazione e l'arte di scrivere sono sempre più apprezzate e ricercate, un nuovo libro sta facendo parlare di sé nel mondo dell'editoria. "Show, Don't Tell: Un manuale per aspiranti sceneggiatori, produttori e registi" di Al Fenderico, un'autentica guida per sceneggiatori e professionisti emergenti o anche appassionati di cinema che sono curiosi di sapere come funziona il settore, ha raggiunto la Top 10 dei bestseller su Amazon.

Come dichiara il titolo stesso, il libro è un manuale per aspiranti sceneggiatori, produttori e registi. Il volume traccia e descrive gli elementi base di una sceneggiatura, nonché i vari step creativi caratterizzanti la scrittura di una storia pensata per il grande e/o il piccolo schermo. Dallo scheletro: la formattazione della sceneggiatura, a come creare una storia. E inoltre, quali sono le risorse, gli strumenti di uno sceneggiatore?

Il volume approfondisce le dinamiche del settore e le altre componenti che si intersecano al lavoro di scrittura, nella realizzazione di progetto: il budget, ricerca fondi, l’organizzazione di un piano di produzione e della troupe; il casting, la distribuzione e, non ultimi, gli aspetti legali del mestiere.
Show don’t tell guida il lettore a dare una visione della propria storia, nata e cresciuta non solo per essere raccontata, ma per essere vista, al cinema o in tv.

Il titolo del libro riassume perfettamente uno dei consigli più preziosi e spesso citati nella scrittura creativa: "mostrare" anziché "raccontare". Fenderico, autore con anni di esperienza nel settore, offre un approfondimento dettagliato su come trasformare semplici racconti in esperienze vivide e coinvolgenti per il lettore. Il successo del libro è testimoniato dal entusiasmo degli utenti, che lodano la capacità del Show, Don't tell di cui l'autore ne spiega concetti complessi con semplicità e chiarezza.

Un Manuale Completo per Sceneggiatori, produttori e registi

"Show, Don't Tell" non è solo una raccolta di consigli, ma un vero e proprio manuale pratico. Fenderico guida i lettori attraverso una serie di tecniche narrative che includono l'uso efficace dei dialoghi, la descrizione sensoriale, lo sviluppo dei personaggi e l'importanza dei dettagli. Ogni capitolo è arricchito da esempi concreti e esercizi pratici, rendendo il libro uno strumento indispensabile sia per chi è agli inizi del proprio percorso di scrittura sia per chi vuole perfezionare il proprio stile.

Un Futuro Brillante

Con il successo di "Show, Don't Tell", Al Fenderico si conferma una delle voci più influenti nel panorama della scrittura creativa. La sua capacità di comunicare in modo efficace e di ispirare gli scrittori di tutto il mondo lascia presagire un futuro brillante per lui e per le sue future pubblicazioni.

Il raggiungimento della Top 10 su Amazon è solo l'inizio di un percorso che promette di portare nuovi successi e di arricchire ulteriormente il mondo della letteratura. "Show, Don't Tell" non è solo un libro, ma un compagno di viaggio per chiunque voglia esplorare l'arte della narrazione in tutte le sue sfaccettature.


Il libro è disponibile ora su Amazon e su tutte le altre piattaforme digitali sia in Italiano che in Inglese.

Amazon:

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Google Libri:

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Kobo:

Versione italiana

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Per maggiori informazioni potete seguire l'autore e la casa editrice qui:

Make A Wish Book Publishing

Al Fenderico



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Saturday, July 20, 2024

Prime Video | Those About to Die | Dal 19 luglio il dramma storico diretto da Roland Emmerich con il premio Oscar Anthony Hopkins

 


Those About to Die
Il dramma storico diretto da Roland Emmerich con il premio Oscar Anthony Hopkins arriva in esclusiva su Prime Video il 19 luglio

Lasciatevi condurre nel mondo straordinario, complesso e corrotto
delle lotte tra gladiatori nell'antica Roma


Un'epica immersione nella storica arena dell'Impero Romano: Those About to Die. Il dramma storico diretto da Roland Emmerich (Moonfall, Independence Day, Godzilla) debutterà in esclusiva su Prime Video il 19 luglio in Paesi europei selezionati, nonché in Australia, Nuova Zelanda, Canada, India e Africa subsahariana. Tutti i 10 episodi saranno disponibili per i clienti Prime il giorno successivo al lancio negli Stati Uniti. Creata dallo scrittore candidato all'Oscar® Robert Rodat (Il patriota, Salvate il soldato Ryan) e ispirata all'omonimo libro di Daniel P. Mannix, la serie condurrà gli spettatori nel mondo straordinario, complesso e corrotto delle corse delle bighe e delle lotte tra gladiatori nell'antica Roma.



Panem et Circenses, Roma, 79 D.C.: il centro dell’Impero Romano è la città più ricca del mondo, e un grande flusso di schiavi giunge dal crescente impero come manodopera. La popolazione romana, annoiata, irrequieta e sempre più violenta, è tenuta sotto controllo da due elementi: cibo gratuito e intrattenimento spettacolare con gare di bighe e lotte di gladiatori. Those About to Die esplora il mondo di questi giochi, caratterizzato da sete di sangue, avidità di denaro, lotte di potere e corruzione. Le gare al Circo Massimo sono controllate da quattro corporazioni di proprietà dei Patrizi: le fazioni Blu, Rossa, Bianca e Verde, e, a Roma, avere una quota di queste quattro fazioni è considerata la cosa più preziosa. Il gusto della plebe per l’intrattenimento si fa sempre più cinico e assetato di sangue, e diventa necessario un nuovo stadio progettato appositamente per i combattimenti dei gladiatori: il Colosseo. Le dimensioni dello stadio, come anche l’imponenza dei combattimenti tra gladiatori e animali, è enorme, così come lo è la criminalità legata al fiorente giro di scommesse. Sottoterra, sotto le gradinate, migliaia di persone lavorano e vivono e, tra loro, ce ne sono migliaia che morirebbero per i giochi. 


Nel cast della serie il vincitore del premio Oscar® Sir Anthony Hopkins (Il silenzio degli innocenti, Re Lear), nel ruolo dell’Imperatore Vespasiano, Iwan Rheon (Il trono di spade) come Tenax, Tom Hughes (The English, Victoria) nei panni di Tito Flaviano, Sara Martins (Non dirlo a nessuno, Delitti in Paradiso) nel ruolo di Cala e Jóhannes Haukur Jóhannesson (Il trono di spade) in quello di Viggo, ma anche, tra gli altri, Jojo Macari (Sex Education) nel ruolo di Domiziano, Gabriella Pession (Crossing Lines) come Antonia, Dimitri Leonidas (Rosewater, Renegades: Commando d’assalto) nel ruolo di Scorpus, mentre Emilio Sakraya (60 minuti, Rheingold, 4 Blocks) è Xeno, Moe Hashim (Ted Lasso) interpreta Kwame e Rupert Penry Jones (Whitechapel- Crimini dal passato) è Marcus.








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Prime Video | CROSS | La nuova serie thriller con Aldis Hodge debutterà il 14 novembre

 



Prime Video svela la data di uscita e il poster della nuova serie thriller Cross,
con Aldis Hodge nel ruolo di Alex Cross

Basata sui personaggi dell’autore d i best-seller James Patterson,
la serie, creata dallo showrunner ed executive producer Ben Watkins,
debutterà su Prime Video in tutto il mondo il 14 novembre

Prime Video ha annunciato la data di uscita e svelato il poster della nuova e attesissima serie crime thriller Cross, con Aldis Hodge nel ruolo di Alex Cross. Tutti gli otto episodi debutteranno in oltre 240 Paesi e territori nel mondo il 14 novembre, in esclusiva su Prime Video. Prodotta da Paramount Television Studios e Skydance Television, Cross è una serie thriller adrenalinica, intensa e ricca di colpi di scena, creata dallo showrunner ed executive producer Ben Watkins e basata sui personaggi dei romanzi best-seller di James Patterson dedicati al detective Alex Cross. Prima ancora del suo debutto, il rinnovo della serie per una seconda stagione è stato annunciato da Prime Video in occasione del primo Upfront di Amazon.

Alex Cross è un detective e psicologo forense, straordinariamente abile nell’entrare nella psiche degli assassini e delle loro vittime, al fine di identificare - e infine catturare – i criminali. Hodge è protagonista e produttore della serie. Il cast di Cross è poi composto da Isaiah Mustafa, Juanita Jennings, Alona Tal, Samantha Walkes, Caleb Elijah, Melody Hurd, Jennifer Wigmore, Eloise Mumford e Ryan Eggold.

Watkins è showrunner ed executive producer della serie con la sua Blue Monday Productions. Come executive producer figurano anche Sam Ernst, Jim Dunn e Craig Siebels, insieme a James Patterson, Bill Robinson e Patrick Santa per la James Patterson Entertainment. David Ellison, Dana Goldberg e Bill Bost sono executive producer per Skydance Television. Cross è prodotta da Amazon MGM Studios, Paramount Television Studios e Skydance Television.








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Wednesday, July 17, 2024

La Make A Wish Book Publishing pubblica il libro "Show don’t tell: Un manuale per aspiranti sceneggiatori, produttori e registi" di Al Fenderico





Show don’t tell: Un manuale per aspiranti sceneggiatori, produttori e registi.

Scritto da Al Fenderico




Come dichiara il titolo stesso, il libro è un manuale per aspiranti sceneggiatori, produttori e registi. Il volume traccia e descrive gli elementi base di una sceneggiatura, nonché i vari step creativi caratterizzanti la scrittura di una storia pensata per il grande e/o il piccolo schermo. Dallo scheletro: la formattazione della sceneggiatura, a come creare una storia. E inoltre, quali sono le risorse, gli strumenti di uno sceneggiatore?

Il volume approfondisce le dinamiche del settore e le altre componenti che si intersecano al lavoro di scrittura, nella realizzazione di progetto: il budget, l’organizzazione di un piano di produzione e della troupe; il casting, la distribuzione e, non ultimi, gli aspetti legali del mestiere.

Show don’t tell guida il lettore a dare una visione della propria storia, nata e cresciuta non solo per essere raccontata, ma per essere vista, al cinema o in tv.

Il libro è disponibile ora su Amazon e su tutte le altre piattaforme digitali sia in Italiano che in Inglese.

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Dalla quarta di copertina:

“Più di dieci anni fa, quando ho iniziato la mia carriera nel settore dell'intrattenimento, ho scoperto quanto a volte sia solitario e difficile questo settore. Tuttavia, dieci anni dopo, con una mentalità diversa, competenze migliorate dai miei studi internazionali e dalle esperienze di vita/lavoro, insegnando in diverse scuole e con un profondo fuoco dentro di passione per le arti, sono in grado di dare alcuni consigli e suggerimenti a chi vuole sviluppare il loro mestiere. Questo libro è utile ed è in grado di fornire una conoscenza a 360° su come scrivere sceneggiature, produrle e distribuirle, con anche alcuni aspetti legali da considerare.”
 

Breve biografia dell’autore

Al Fenderico (Napoli, Italia, 1992) ha iniziato la sua carriera di attore nel 2010 in teatro con vari professionisti del settore internazionale diplomandosi in diverse scuole di recitazione con sede a Napoli, Montreal, New York e poi Londra. Successivamente, ha scoperto anche la sua passione per la scrittura, la regia, pedagogia e produzione. I progetti hanno ricevuto consensi e premi internazionali in tutto il mondo.

Tra i suoi ultimi lavori si annoverano: come produttore e regista, Invisible Italian Actors & Artists, disponibile su tutte le piattaforme Podcast; ed accompagnano i suoi lavori,  i premi come sceneggiatore, regista, produttore ed attore per: 

Riconoscimento alla carriera:

2020 Premio Vincenzo Crocitti International “Il Vince” –

· Attore emergente

· Regista emergente

· Sceneggiatore emergente

TELEVISIONE:

"Giving it All"

Menzione D'onore - Miglior sceneggiatura per puntata pilota presso A Royal Chance Film Festival 2022 - Los Angeles (USA) 2024

CINEMA:

Cortometraggio : “The Picture”

Menzione D'onore - Miglior sceneggiatura per il cortometraggio

WideScreen Film & Music Video Festival 2024, Toronto (Canada) ,2024

Lungometraggio: “Belong”

Menzione D'onore - Miglior sceneggiatura per il lungometraggio

WideScreen Film & Music Video Festival 2024, Toronto (Canada), 2024

A Royal Chance Film Festival 2024 - Los Angeles (USA), 2024

Gulf of Naples Film Festival 2022 - Napoli (Italia) 2022

Cortometraggio “Hey Tu!”

SEMI-FINALISTA presso Los Angeles Cinefest 2018 (Los Angeles, 2018)

VINCITORE PREMIO MENZIONE D’ONORE: SCENEGGIATURA ad Al Fenderico presso Top Shorts Online Film Festival 2018

VINCITORE PREMIO MENZIONE DONORE: FILM ISPIRATORE ad Al Fenderico & Vincenzo Rasaio presso Top Shorts Online Film Festival 2018

FINALISTA PREMIO SCICOLONE presso Cefalù Film Festival 2018, Cefalù (Italia), 2018

Spot “Guida Responsabilmente”

VINCITORE MIGLIOR SPOT 5th Concorso “A Maronna T’accumpagna, chi guida sei tu” di Napoli. Napoli (Italia), 2017

Cortometraggio: “Alfabeto Italiano"

FINALISTA al Los Angeles CineFest 2016, Los Angeles (USA), 2016




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Ufficio Stampa:

The Hidden Review

Capo redattrice Italia

Roberta Salvati



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Monday, July 8, 2024

Teatro Augusteo: la nuova Stagione teatrale 2024/2025 al via a Novembre


Al via la campagna abbonamenti della nuova stagione teatrale dell’Augusteo, un ricco cartellone che propone 9 spettacoli tra musical, commedie e concerti con grandi interpreti e artisti, portando in scena anche la tradizione napoletana, da sempre punto di riferimento della sala di Piazzetta Duca D’Aosta, fortemente legata alla storia artistica e culturale della città.

Giuseppe Caccavale e Roberta Starace Caccavale, rispettivamente direttore artistico e direttore generale del teatro Augusteo, con la nuova stagione si augurano “di confermare gli eccezionali risultati di pubblico degli ultimi anni e di continuare a ospitare spettatori di tutte le età, rinnovando giorno dopo giorno quella magia tra artisti e pubblico che solo il Teatro sa offrire”.

La stagione aprirà a inizio novembre con un musical che è diventato un fenomeno leggendario e intramontabile della cultura pop: “Saranno famosi” del Roma City Ballet, regia di Luciano Cannito, con Barbara Cola, Garrison Rochelle, Lorenza Mario eStefano Bontempi, che canteranno e balleranno insieme a una compagnia di straordinari performers per raccontare le avventure degli allievi e gli insegnanti della rinomata ed esclusiva scuola di Performing Arts di New York.

La fine di novembre porterà in scena ancora un’anteprima nazionale, la tradizione napoletana di Eduardo Scarpetta: “Miseria e Nobiltà”, con la regia di Luciano Melchionna e protagonista Massimo De Matteo nel ruolo dello scrivano Felice Sciosciammocca, squattrinato sciupafemmine.

Le festività natalizie vedranno protagonista Sal Da Vinci con un nuovo spettacolo musicale, in anteprima nazionale all’Augusteo, intitolato “Non si fanno più miracoli”, con cast in via di definizione e la messa in scena di Sal Da Vinci e Ciro Villano.

Con il nuovo anno, uno straordinario ritorno teatrale: Massimo Lopez e Tullio Solenghi in “Dove eravamo rimasti”, spettacolo che proporrà numeri, sketch, contributi video, un po’ di avanspettacolo e musica dal vivo con la Jazz Company diretta dal M.° Gabriele Comeglio.

A metà febbraio sarà in scena la coinvolgente comicità di Peppe Iodice in “Ho visto Maradona - The life show”, il suo nuovo spettacolo con la regia di Francesco Mastandrea, per trascorrere 24 ore nell’aldilà, insieme ai più grandi personaggi di tutti i tempi, ma soprattutto con El pibe de oro.

A fine febbraio la comicità e il talento musicale di Francesco Cicchella, protagonista del suo nuovo e atteso spettacolo.

A marzo la scena sarà tutta da ridere con Paolo Caiazzo e una nuova anteprima nazionale, la commedia “Promessi suoceri”, che porta sul palco uno dei momenti più solenni in vista delle nozze: il primo incontro con i futuri suoceri.

Ad aprile sul palco dell’Augusteo, per la prima volta in Italia, il musical “Rocky” con la regia di Luciano Cannito e con Pierpaolo Pretelli nel ruolo dell’amatissimo pugile italo americano. Un musical mozzafiato, pieno di poesia, splendide coreografie e canzoni straordinarie tratte dal libretto di Tony Thomas Meehan e adattato dall’acclamata sceneggiatura di Sylvester Stallone, lui stesso tra gli autori dello spettacolo.

La chiusura della stagione, a fine aprile, è affidata a “That’s Napoli Show …Mistery - Che fine ha fatto il napoletano?, primo concerto spettacolo a tinte gialle, ideato e diretto dal M.° Carlo Morelli e con il coro della città di Napoli.

Oltre alla stagione teatrale in abbonamento si segnala lo spettacolo “Reginella” di Gianfranco Gallo, che porterà in scena a fine febbraio un originale viaggio tra le creazioni di Libero Bovio, uno dei più grandi autori della Canzone classica napoletana. E ancora, lo spettacolo musicale “Napoli e le sue canzoni” di Leonardo Ippolito, in programmazione a Pasqua per la gioia dei tanti turisti presenti in città. Inoltre, tanti concerti ed eventi arricchiranno le serate degli spettatori dell’Augusteo: Il giardino giapponese, Artecinema, Robert Plant & Saving Grace feat Suzi Dian, Diodato, Monica Sarnelli, Michele Zarrillo, Malika Ayane, Mario Biondi, Enrico Brignano con “I sette Re di Roma”, il musical Aladin con le musiche dei Pooh, Paolo Crepet, Fabio Concato e tanti altri che verranno annunciati nei prossimi giorni.




Abbonamenti a teatro: 081414243 - botteghinoaugusteo@gmail.com

Info messaggi whatsapp: 3332651481

teatroaugusteo.it

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Saturday, July 6, 2024

Sàff: Sanità Film Festival, l'intervista a due dei tre direttori artistici Vincenzo Pirozzi, Yulan Morra e Andrea De Rosa


Il team del Thr è stato presente alla prima edizione de il Sàff: Sanità film Festival. La redazione ha intervistato i direttori artistici della rassegna: l'attore e regista Vincenzo Pirozzi e il produttore Yulan Morra.


1. Come ci si sente a vedere Napoli così in festa per il cinema, in un rione che si sta impegnando per radicare la settima arte in uno dei luoghi più vivaci e aperti all’ arte della nostra città, quale è il Rione Sanità?

Yulan Morra, commenta cosi:
<<Per noi è una novità che diverte, una scommessa. La cosa che ci ha stupito di più è stata il networking: perché a Napoli non c'è un luogo di incontro per operatori del settore, giovani produttori e produttori già strutturati. Il bacino d'utenza quindi è stato molto grande.

Il festival ha 4 categorie in concorso: videoclip, cortometraggi, opere d'animazione, documentari, oltre alla proiezioni dei film fuori concorso, di produzione del Sud, che declinano Napoli e il tema portante del Festival: il senso di comunità.>>

2. Cos'è il Rione Sanità?

Vincenzo Pirozzi commenta cosi:

<<Il Rione Sanità è tutto è tanto. Perché è cambiato in meglio, ossia con un punto di vista diverso, cambiato in meglio per l'appunto. E questo è andato a nostro favore in fase progettuale e realizzativa del Sàff. Il Rione Sanità è sempre qualcosa di nuovo; è sempre in continua evoluzione. Siamo partiti da zero e siamo a un ottimo punto: siamo convinti che il Saff potrebbe essere una pietra miliare che si aggiunge alle altre già radicate in questo territorio, in questo quartiere.>>

3. Come è stato finanziato il progetto e da chi è stato sostenuto per l'organizzazione del progetto stesso?

Vincenzo commenta cosi:

<<L'idea parte dal 2013, vedendo il Festival di Willerupt in Francia dove sono andato a presentare mia opera prima “Sodoma, l’altra faccia di gomorra”. A quel Festival si respirava cinema in ogni angolo: Ovunque c'erano proiezioni di Film. Volevo portare quella stessa situazione in questo Rione, la Sanità. Dà lì, ne abbiamo parlato a tavolino, con Yulan e con Andrea De Rosa, che è l'altro direttore artistico del Festival.

Con Andrea e con Yulan stiamo già immaginando quali potrebbero essere le proiezioni della prossima edizione: in questo quartiere ci sono tante piccole viuzze ed è proprio in quelle che stiamo immaginando come potrebbero accadere tante cose. Per sfruttare bene tutti gli spazi del Rione un'altra idea sarebbe quella di rendere anche itinerante il Festival.

Il Festival è stato finanziato dal comune di Napoli, dalla Fondazione San Gennaro, in collaborazione con Apogeo. L'evento cade anche nel decennale della Fondazione che opera ormai sul Rione da anni, attraverso multeplici attività.>>

4. Il Sàff può essere una vetrina o un momento di comunità per giovani appassionati di cinema che sognano di fare questo mestiere?

Vincenzo commenta cosi:

<<Lo dico senza peccare di presunzione, ma il Saff sta già diventando un punto di riferimento per i giovani che vogliono fare questo mestiere. Speriamo lo diventi ancora di più in futuro. L'abbiamo vissuto pensando al feedback che abbiamo ricevuto per le masterclass, con Giffoni, anche qui da noi. C'è affluenza di giovani, che hanno manifestato così il loro amore verso il cinema, partecipando agli eventi del Festival.>>

5. Che effetto ti fa vedere tanta partecipazione da parte dei giovani?
Yulan commenta cosi:

<<Questo è un Festival per i giovani fatto dai giovani ed è una cosa importantissima. Abbiamo ricevuto approvazione da altri Festival che sono ormai un'istituzione e questo è un segnale forte. Può essere un punto di partenza. Speriamo di arrivare a fare altre cento edizioni de il Sàff.

Vincenzo commenta cosi:

<<Credo che il successo di questo Festival sia che dietro c'è il lavoro di tantissime persone che non si vedono, ma che appunto lavorano tanto per dare la vitalità che merita al successo. Non ci siamo solo noi direttori artistici, diciamo cosi. La nostra reazione nel vedere il Saff avere tanto successo è stata come quella alla vittoria dello scudetto del Napoli, per intenderci.>>

6. Che progetti avete, futuri? Personali e per il Festival

Vincenzo commenta cosi:

<<A livello personale devi sempre progettare la tua vita. Lavorativamente parlando è un periodo bello. Oltre al Sàff ho fatto, ho realizzato con la maxima film un documentario sulla vita del commediografo Eduardo De Filippo, una serie e un film in uscita. E' un momento bello pieno e spero continui ad esserlo.>>

Yulan commenta cosi:

<<Essendo una società di produzione, insieme anche ad Andrea de Rosa, il nostro sogno è quello di produrre film, al momento produciamo documentari, videoclip musicali, però abbiamo tanti progetti in cantiere.>>

Articolo di

Al Fenderico e Roberta Salvati


SàFF – Sanità Film Festival

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Thursday, July 4, 2024

Pompeii Theatrum Mundi: stasera debutta l'Edipo Re, venerdì e sabato in replica. Adattamento e regia di Andrea De Rosa, su traduzione di Fabrizio Sinisi





Alla rassegna Pompeii Theatrum Mundi in corso al Teatro Grande del sito archeologico, debutta stasera, giovedì 4, poi in replica venerdì 5 e sabato 6 luglio alle 21.00, l’acclamata messa in scena di EDIPO RE di Sofocle. Adattamento e regia di Andrea De Rosa, su traduzione di Fabrizio Sinisi.

Considerato uno dei testi teatrali più belli di tutti i tempi, Edipo re di Sofocle rappresenta il simbolo universale dell’eterno dissidio tra libertà e necessità, tra colpa e fato. Arrivato al potere grazie alla sua capacità di “far luce attraverso le parole”, abilità che gli aveva permesso di sconfiggere la Sfinge che tormentava la città di Tebe, Edipo è costretto, attraverso una convulsa indagine retrospettiva, a scoprire che il suo passato è una lunga sequenza di orrori e delitti, fino a riconoscere la drammatica verità delle ultime, desolate parole del Coro: “Non dite mai di un uomo che è felice, finché non sia arrivato il suo ultimo giorno”.

Lo spettacolo

In una città che non vediamo mai, un lamento arriva da lontano. È Tebe martoriata dalla peste. Un gruppo di persone non dorme da giorni. Come salvarsi? A chi rivolgersi per guarire la città che muore? Al centro della scena, al centro della città, al centro del teatro c’è lui, Edipo. Lui, che ha saputo illuminare l’enigma della Sfinge con la luce delle sue parole, si trova ora di fronte alla più difficile delle domande: chi ha ucciso Laio, il vecchio re di Tebe? La risposta che Edipo sta cercando è chiara fin dall’inizio, e tuona in due sole parole: “sei tu”. Ma Edipo non può ricevere una verità così grande, non la può vedere. Preferisce guardare da un’altra parte.

Sarà la voce di Apollo, il dio nascosto, il dio obliquo, a guidarlo attraverso un’inchiesta in cui l’inquirente si rivelerà essere il colpevole. Presto si capirà che il medico che avrebbe dovuto guarire la città è la malattia. Perché è lui, Edipo, l’assassino e quindi la causa del contagio. La luce della verità è il dono del dio. Ma anche la sua maledizione.

Il regista, Andrea De Rosa in questa nuova regia spiega di essere partito da un elemento fondante la storia de l' Edipo Re: la verità e, novità importante, di aver affidato a allo stesso attore il ruolo di Tiresia e di tutti i messaggeri, scegliendo di concentrarsi sulla figura del Dio Apollo: «Non si tratta solo di uno stratagemma registico, ma di mettere in scena un personaggio che, di volta in volta, rappresenti una manifestazione del dio Apollo, della sua voce oscura, dei suoi oracoli».

«Questo spettacolo – continua il regista – sarà per me un proseguimento del lavoro iniziato con Le Baccanti. Se in quello tutto ruotava intorno alla figura e alla voce di Dioniso, in questo il protagonista nascosto sarà Apollo. A queste divinità non dobbiamo smettere di prestare ascolto se è vero, come dice Platone, che “i più grandi doni vengono dati agli uomini dagli dèi attraverso la follia”. A quella follia è sicuramente legata la nascita, forse anche il destino, del teatro occidentale».

A proposito del lavoro sulla traduzione Fabrizio Sinisi nelle note al testo scrive: «Questa traduzione di Edipo re la considero, in un certo senso, un saggio su Apollo. Non solo perché Andrea De Rosa mi ha domandato di comporre appositamente un inserto originale che funzionasse come una sorta di preghiera, capace di evocare alcune fra le caratteristiche meno conosciute di questo dio spesso considerato solare e aggraziato – Apollo come essere capriccioso, vendicativo, infantile, ambiguo, competitivo, sanguinario. “Il dio con il coltello in mano”, come scrive Marcel Detienne.

Ma soprattutto perché l’oscura e indefinibile specificità di Apollo è sicuramente legata al rapporto col linguaggio. Profezie, nascondimenti, mediazioni, enigmi – insomma “le parole del dio”, un’espressione che ricorre spesso in questo spettacolo – fanno di Edipo re una vera e propria “tragedia del linguaggio”. È nel linguaggio che la verità, qualunque essa sia, “va in scena”, non tanto come lo sviluppo di un racconto quanto come lo svolgimento di un rito, di un mistero».

Daniele Spanò, che ha curato l'allestimento scenico dello spettacolo, nelle note sulle scene racconta un obbiettivo preposto su tutti: dare luce. «Quello realizzato è un allestimento spaziale dal carattere fortemente installativo che dichiara con crudezza la sua funzionalità: dare luce. Una selva di fari teatrali
disordinatamente distribuiti sul fondo, prendono forma e si organizzano avanzando nello spazio fino a descrivere un emiciclo al centro del palcoscenico; il tempio del dio Apollo. A delineare ulteriormente il tempio, una schiera di pannelli dorati capaci di catturare i raggi luminosi riportandoli allo spettatore. Una linea bianca, segno che prende forma dal gesto, è tracciata invece su sette pannelli trasparenti ad occludere la vista di coloro che non possono o non vogliono vedere la verità. La luce è dunque il vero protagonista di uno spazio scenico pensato per mettere in risalto le sue innumerevoli caratteristiche fisiche, drammaturgiche e simboliche».

Note sulle luci di Pasquale Mari

«Interrogare la luce del dio è rischioso. Riceverne in pieno viso il fascio può accecare. Edipo, una volta a Colono, esiliato e cieco, non smetterà per il resto dei suoi giorni di maledire il carro del Sole guidato da Apollo, che porta vita e conforto agli umani ma può anche annientarli. In questo adattamento il profeta anche lui cieco Tiresia si fa voce di Apollo fin a indentificarsi con un dio che forse ha guardato in viso una volta di troppo perdendo la vista. Nel nostro lavoro ci parla dal centro di un emiciclo di un luci rivolte verso Edipo e verso noi spettatori che viviamo e compatiamo fisicamente la sua condizione. Perla foresta di luci immaginata da Andrea De Rosa e Daniele Spanò per questo allestimento, ho scelto lampade PAR (parabolic aluminium reflector), incandescenti e analogiche, che stanno per scomparire ma che sono tutt'ora il migliore strumento ideato dall' uomo per simulare sulla scena i raggi del sole al tramonto».

Note sul suono di G.U.P. Alcaro

«La voce e la vocalità al centro del lavoro, una ritualità mantrica che evoca immagini sonore. Voce come strumento generativo che si fa materia in un deserto atonale fatto di ombre e sussurri. Incursioni acustiche che irrompono come squarci di luce».

La costumista Graziella Pepe, nelle note sui costumi svela di essere partita dal concetto di svelamento per la realizzazione degli stessi, che dunque traducono la sensazione che quel concetto provoca: «È la prima volta che affronto la tragedia di Edipo ed entrando sempre più in profondità nel racconto, ho iniziato a lavorare sentendo di dover tradurre una sensazione più che rappresentare dei singoli personaggi. Con Andrea abbiamo immaginato persone consumate dal dolore, che non dormono da giorni; quindi, con gli abiti regali che vanno perdendo splendore via via che la verità viene svelata. È stato proprio il concetto di svelamento a guidare il disegno dei costumi: c' è sempre una verità che si intravede ma che resta celata, scivola tra le pieghe delle camicie di seta e luccica tra i ricami preziosi.

Ho scelto tessuti trasparenti, leggeri e morbidi che avvolgessero e proteggessero segreti e verità.
Colori profondi ma cangianti, tonalità tra il blu e il verde nel cercare di raccontare questo stato d'animo, questo bilico tra sapere e credere di non sapere, di vite che si consumano nel fronteggiare un destino già segnato».

POMPEII THEATRUM MUNDI 2024 | settima edizione
un progetto
Teatro di Napoli-Teatro Nazionale, Parco Archeologico di Pompei
Teatro Grande Parco Archeologico di Pompei
giovedì 4, venerdì 5, sabato 6 luglio | ore 21.00
EDIPO RE
di Sofocle
traduzione Fabrizio Sinisi
adattamento e regia Andrea De Rosa
con (in o.a.)
Francesca Cutolo (coro), Francesca Della Monica (coro)
Marco Foschi (Edipo), Roberto Latini (Tiresia)

Frédérique Loliée (Giocasta), Fabio Pasquini (Creonte)
scene Daniele Spanò
luci Pasquale Mari
suono G.U.P. Alcaro
costumi Graziella Pepe
(realizzati presso Laboratorio di Sartoria Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa)
assistente alla regia Paolo Costantini
allieva attrice Maria Trenta
una produzione
TPE – Teatro Piemonte Europa, Teatro di Napoli – Teatro Nazionale
LAC Lugano Arte e Cultura, Teatro Nazionale di Genova
Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale
Durata dello spettacolo 1h e 15’
Info: www. teatrodinapoli.it | biglietteria@ teatrodinapoli.it

ufficio stampa POMPEII THEATRUM MUNDI
Sergio Marra | responsabile
s.marra @teatrodinapoli.it
Valeria Prestisimone
v.prestisimone@ teatrodinapoli.it

(*) Dal servizio di Enrico Fiore
pubblicato il 16 marzo 2024 sul Corriere del Mezzogiorno

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